Applicazione di realtà aumentata
Benvenuti alla mostra “Anime di Venezia – Souls of Venice” dell’Artista Lorenzo Quinn
Su questo sito troverai l’accesso per scaricare 2 applicazioni di realtà aumentata. L’applicazione “Palazzo Ducale” ti permetterà di ricevere il benvenuto dall’Anima di Marco Polo alla mostra “I Mondi di Marco Polo” a Palazzo Ducale. L’altra applicazione: “Ca’ Rezzonico” ti permetterà di visualizzare 15 Personaggi storici della città di Venezia che prenderanno vita attraverso la realtà aumentata.
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Benvenuti alla mostra “Anime di venezia – Souls of Venice”
dell’Artista Lorenzo Quinn
Su questo sito troverai l’accesso per scaricare 2 applicazioni di realtà aumentata. L’applicazione “Palazzo Ducale” ti permetterà di ricevere il benvenuto dall’Anima di Marco Polo alla mostra “I Mondi di Marco Polo” a Palazzo Ducale. L’altra applicazione: “Ca’ Rezzonico” ti permetterà di visualizzare 15 Personaggi storici della città di Venezia che prenderanno vita attraverso la realtà aumentata.
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Mostra a MUSEO CA’ REZZONICO
Scaricando l’App di Realtà Aumentata potrai visualizzare 15 personaggi storici di Venezia che prenderanno vita accanto alle sculture dell’artista Lorenzo Quinn.
* VERSIONE ESTESA: ti consigliamo vivamente di scaricare la versione estesa di questa app (5 GB) tramite una connessione Wi-Fi, per evitare costi – consulta il tuo operatore telefonico.
* VERSIONE LITE: Se hai un vecchio device o desideri un download più veloce, ti consigliamo la versione lite.
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Mostra a PALAZZO DUCALE
Scaricando l’app di realtà aumentata, potrai vedere la figura di Marco Polo che prenderà vita e ti darà il benvenuto.
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“VENEZIA È PRESENTE, PASSATO E FUTURO”
A dispetto del tempo trascorso e dello scorcio di storia che le ha viste transitare in questi luoghi, qualcosa di loro è rimasto a Venezia, e rimarrà per sempre. Sono Anime, che tutte assieme segnano il presente di Venezia, città delle città, alla quale sono indistricabilmente unite per l’eternità. Hanno vissuto il loro tempo, hanno lasciato il loro segno duraturo, e la città ne preserva la presenza, che ritiene in sé come ogni altra presenza transitata nei secoli. Esiste infatti una Venezia invisibile, immateriale, che sostiene le pietre e i marmi preziosi. Una forza potente ed evocativa, che abita la città e ne nutre lo spirito.
Ognuna di queste anime rappresenta se stessa, certo, nel suo rapporto storico con la Serenissima e con il mondo. Ma ognuna di loro rispecchia anche quel volto della città che gli ha fornito gli strumenti per esprimere al meglio le sue qualità: nella pittura, nella letteratura, nella musica e nell’architettura, nel governo o nell’affermazione di diritti inalienabili.
E in qualche modo esse sono Venezia, seguendo quel processo di identificazione che appartiene anche a noi, uomini e donne del presente, che nella città attuale – che contiene tutto il suo passato e sta scrivendo tutto il suo futuro – ci identifichiamo in una benefica simbiosi.
E nel vivere la città – qui e ora – siamo anche fianco a fianco con tutti e tutte coloro che ci hanno preceduti, in una sorta di fortunato azzeramento della linea del tempo.
Nell’amare Venezia noi siamo Venezia.
L’immortalità è da sempre collegata all’anima, mai al corpo
Di questi personaggi, incastonati nella nostra memoria, leggiamo l’esteticità di un ricordo come primo aggancio neurale per tracciarne la loro fisionomia ma è solo il prologo di questa incredibile esperienza. Un primo approccio visivo che permetterà di entrare in contatto con questi personaggi, grazie alla soluzione virtuale proposta da Quinn. Uomini e donne in dialogo tra loro che attendono di essere ascoltate. Pochi minuti per accendere delle riflessioni, per innescare delle connessioni tra passato e presente, per comprendere che tutti siamo chiamati a raccogliere le loro eredità.
Un lascito culturale e sociale che non può e non deve andare perduto perché se queste anime hanno scritto dei capitoli universali della storia umana il libro non è arrivato all’ultima pagina.
– Chiara Squarcina Curatore
– Lorenza Lain Coordinatore del Progetto
Venezia è la linea zero del tempo
In questo narrare, fanno ciò che Italo Calvino – con felice intuizione – mise in bocca a Marco Polo nel descrivere le sue narrazioni a Qubilay Kahn: “Ogni volta che narro di una città dico qualcosa di Venezia”. Vale lo stesso principio anche per ciò che ci portiamo dentro: lo descriviamo, e lo ritroviamo intatto all’esterno, attorno a noi, tra le mura visibili e quelle invisibili di una città solida ed evanescente come i sogni più potenti e profetici. D’altronde, da una profezia lei è nata.
– Alberto Toso Fei Direttore Artistico
– Patrizia Zambelli Direttore Tecnico
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