“Building Bridges” è il progetto più ambizioso fino ad oggi dell’artista italiano contemporaneo Lorenzo Quinn. Sei paia di mani monumentali colmano il bacino dell’Arsenale come simbolo della nostra comunanza ed espressione dell’aspirazione umana. Il progetto raffigura sei valori universali dell’umanità – “Amicizia”, ”Fede”, “Aiuto”, “Amore”, “Speranza” e “Saggezza” – ciascuno simboleggiato da mani umane che si uniscono per superare le differenze e costruire un mondo migliore.
Famosa come città di collegamenti attraverso i suoi canali e attraversamenti, come base storica del commercio internazionale e come centro continuo di scambi artistici, Venezia, patrimonio dell’umanità con visitatori provenienti da tutto il mondo, è il luogo ideale per diffondere un messaggio di unità che collega società, nazioni, comunità e individui attraverso la costruzione di ponti, non di muri.
AMICIZIA
La solennità di due palmi che si toccano dolcemente ma fermamente crea una simmetria che esprime uno stato di fiducia e sostegno, basato sull’esperienza reciproca e guardando avanti verso un futuro insieme.
SAGGEZZA
L’incontro di mani giovani e anziane evoca conoscenza e comprensione che attraversano le generazioni.
AIUTO
La connessione di due mani simboleggia sia l’empatia che la comprensione in uno stato di sostegno fisico, emotivo e morale che costruisce relazioni durature.
FEDE
La stretta di una piccola mano che stringe le dita di un genitore con fede cieca ci ricorda la responsabilità di educare la nostra generazione più giovane a crescere in fiducia, autostima e affidabilità.
SPERANZA
L’unione iniziale delle dita intrecciate rappresenta l’ottimismo per il futuro. La speranza ci dà la forza di perseverare negli sforzi meritevoli quando tutto sembra perduto.
AMORE
Le dita strettamente intrecciate suggeriscono l’intensità dei corpi aggrappati l’uno all’altro in appassionata devozione; la manifestazione fisica di uno stato dell’essere che è fondamentale per tutti noi.
Impressioni dell’artista:
“Building Bridges” è composto da sei paia di monumentali mani “di pietra” che vanno dai 10 ai 12 metri di altezza e dai 20 ai 30 metri di larghezza. Ogni coppia di mani significa un diverso “valore universale”: “Amicizia” attraverso il contatto dei palmi; la “Saggezza” attraverso la giovinezza e l’età; “Aiuto” rappresentato attraverso una stretta di forza e moderazione reciproche; la “Fede” attraverso la mano di un bambino nella mano di un adulto; la “Speranza” attraverso una prima unione di dita intrecciate; e “Amore” attraverso un appassionato intreccio di mani.
L’unione delle mani simboleggia la nostra comunanza, ciò che condividiamo e la nostra capacità di unirci con l’accento sul colmare le differenze in tutti gli aspetti della vita: geograficamente, spiritualmente, filosoficamente, culturalmente ed emotivamente. Le mani suggeriscono un bisogno di contatto che va oltre l’interesse personale, lottando per la collaborazione e l’unità umana. Quinn li usa per comunicare emozioni complesse attraverso un lessico di gesti e tocco, riflettendo un’etica di connessione e scambio attraverso il linguaggio dell’arte.
Nell’ambito del Padiglione Venezia alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, “Building Bridges” è stata installata adiacente all’ingresso dell’Arsenale, un complesso di cantieri navali del XII secolo nel Sestiere di Castello a Venezia. Utilizzando l’Arsenale come sito per l’installazione, l’opera traccia un collegamento con la città e la sua storia come una delle più grandi potenze commerciali d’Europa, l’estremità occidentale della via commerciale della Via della Seta e un’enorme potenza navale. La sua posizione oggi come Città Patrimonio dell’Umanità che attrae turisti da tutte le nazioni continua la storia della città come punto d’incontro culturale e si allinea con il messaggio di unità mondiale di Quinn.
Lorenzo dice…
“La mia arte ha sempre avuto un unico obiettivo, comunicare valori universali comuni. Condividiamo tutti gli stessi bisogni e desideri fondamentali. Dovremmo tutti condividere gli stessi diritti enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
Building Bridges celebra i sei valori universali dell’umanità: Amicizia, per costruire insieme il futuro; Saggezza, per prendere decisioni reciprocamente vantaggiose; Aiuto, per cementare rapporti duraturi; Fede, fidarsi del proprio cuore e della propria autostima; Speranza, perseverare negli sforzi meritevoli; e l’Amore, lo scopo fondamentale di tutto. Sei paia di mani giunte che simboleggiano i nostri bisogni e desideri comuni.
Venezia è una città Patrimonio dell’Umanità ed è la città dei ponti. È il luogo perfetto per diffondere un messaggio di unità mondiale e di pace in modo che più nazioni in tutto il mondo costruiscano ponti con altre nazioni anziché barriere e affinché il dialogo prevalga sempre sul conflitto valorizzando ciò che abbiamo in comune.
Uniamo le mani per un futuro unito”.